Uscita didattica a Padova 30 ottobre 2025 - classi 1^ Fst - 1^ Dst
L'uscita didattica a Padova aveva un duplice scopo: sviluppare in modo divertente i rapporti sociali tra gli studenti e stimolare la conoscenza che la storia della nostra cultura europea e occidentale ha una duplice matrice: quella greco-romana e quella giudaico-cristiana, pur con evidenti altri apporti e contributi, nonché varianti regionali.
Negarlo, oppure evitare di metterlo in risalto a sufficienza, significa, a mio parere, lasciarsi afferrare da oscure inquietudini.
La Cappella degli Scrovegni, (che abbiamo visitato con l'aiuto di una guida del posto, preparata e competente, insieme al Museo degli Eremitani, alla Basilica di Sant' Antonio e ad altri celebri monumenti patavini, come Il Palazzo della Ragione, il Bo e il Caffè Pedrocchi, girando allegramente per le vie della città...), rappresenta l'inizio della pittura occidentale moderna.
Il Giudizio Universale di Giotto, raffigurato in modo straordinario su una parete interna della cappella, è ancora oggi parte del nostro inconscio collettivo.
Come lo sono, del resto, i miti greci descritti da Esiodo nella Teogonia, il cui proemio abbiamo letto qualche settimana prima in classe e che i quadri della pinacoteca degli Eremitani richiamano spesso.
È importante, a mio parere, che gli studenti inizino già durante il primo anno di scuola superiore a riflettere su questa eterogenesi.
Certo è arduo per un ragazzo di 15 anni comprendere immediatamente tutte le implicazioni culturali e religiose di tali origini.
A volte il rischio è certamente quello di sovvraccaricarlo di nozioni o, nel caso di un'uscita didattica come quella di Padova, di risultare pesanti, fino a generare quella sorta di vertigine, tipica di chi è sommerso dall'eccessiva bellezza dell'arte italiana in generale, nota come Sindrome di Stendhal.
La storia dell' arte non rientra sicuramente tra le competenze richieste a uno studente di istituto tecnico.
E tuttavia sono convinto che ampliare i suoi orizzonti culturali, provando ad accendere in lui la scintilla della passione per il Bello e per il Sublime, per usare un'espressione kantiana, siano essi presenti nell'Arte, come nella Letteratura o nella Storia, (ma pure nelle Materie scientifiche: Padova è la città in cui ha insegnato a lungo Galileo, e la guida ce l'ha ripetutamente ricordato..) rappresenti uno dei compiti più importanti per un docente in generale, e per uno di materie letterarie e umanistiche in particolare.
Speriamo che questa uscita sia stata un piccolo, ma significativo contributo allo sprigionarsi nei nostri giovani di quel sacro fuoco.



